Le domande per il contributo amianto dell’INAIL
2 Luglio, 2021 10:01 amIn attuazione dell’art. 95, comma 6-bis, D.L. n. 34/2020, l’INAIL ha avviato dei progetti di finanziamento in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Tra questi assume particolare rilievo il finanziamento destinato alla bonifica dell’amianto nei luoghi di lavoro (asse di finanziamento n. 3), cui sono state destinate risorse per 100 milioni di euro.
L’agevolazione è rivolta alla generalità delle imprese nazionali (comprese le ditte individuali) iscritte alla CCIAA e agli enti del terzo settore, con esclusione delle micro e piccole imprese agricole operanti nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli (destinatarie del Bando ISI agricoltura 2019-2020).
Il finanziamento è costituito da un contributo in conto capitale fino al 65% delle spese ammissibili, calcolate al netto dell’IVA, sostenute e documentate, per la realizzazione del progetto di rimozione dell’amianto dagli stabilimenti produttivi.
Il contributo è riconosciuto entro un importo minimo di 5.000 euro ed un massimo di 130.000 euro.
I fondi disponibili, pari a 100 milioni di euro, saranno assegnati in base all’ordine cronologico di presentazione delle istanze.
Sul portale INAIL, sezione “Accedi ai Servizi Online”, è disponibile la procedura informatica per la trasmissione delle istanze di accesso al Bando ISI 2020.
Le istanze, compilate e registrate esclusivamente in modalità telematiche, dovranno essere inoltrata allo sportello informatico per l’acquisizione dell’ordine cronologico.
Le domande
Salvo proroghe, il termine per l’invio delle domande è fissato per le ore 18.00 del prossimo 15 luglio. Entro tale termine saranno diffuse dall’INAIL le regole tecniche per l’invio delle domande e le date di apertura dello sportello informatico. A partire dal 20 luglio, per le domande salvate definitivamente, potrà essere scaricato il relativo codice identificativo, da utilizzare per la trasmissione dell’istanza nel giorno di apertura dello sportello informatico.
In seguito, le domande ammesse agli elenchi cronologici dovranno essere confermate, a pena di decadenza dal beneficio, attraverso un’apposita funzione online di caricamento della documentazione.