Restauro e la valorizzazione del patrimonio architettonico e paesaggistico rurale
15 Aprile, 2022 10:41 amFinalità e ambito di applicazione dell’intervento finanziario
Molti edifici rurali, originariamente destinati a scopi abitativi (es: casali, masserie, …), produttivi (es: case coloniche, stalle, mulini, frantoi, …), religiosi (chiese rurali, edicole votive, …), didattici (scuole rurali, masserie didattiche, …) e strutture agricole, hanno subito un progressivo processo di abbandono, degrado e alterazioni, che ne ha compromesso le caratteristiche tipologiche e costruttive e il loro rapporto con gli spazi circostanti. L’intervento mira a migliorare la qualità paesaggistica del territorio nazionale e favorire il trasferimento di buone pratiche, nonché l’implementazione di soluzioni innovative anche tecnologiche per migliorare l’accessibilità per persone con disabilità fisica e sensoriale. Inoltre, il recupero del patrimonio edilizio rurale, ove coniugato ad interventi per migliorarne l’efficienza energetica, contribuisce al raggiungimento degli obiettivi climatici e ambientali. Allo stesso modo, le colture agro−forestali−pastorali di interesse storico sono caratterizzate da bassi apporti energetici esterni e da un’ottima capacità di assorbimento della CO2, spesso superiore alle foreste, come nel caso degli oliveti.
L’intervento, inoltre, restituisce alla collettività e in molti casi all’uso pubblico un patrimonio edilizio sottoutilizzato e non accessibile al pubblico; il suo recupero favorirà non solo le attività legate al mondo agricolo ma anche la creazione di servizi a beneficio della fruizione culturale e turistica, come i piccoli musei locali legati al mondo rurale che svolgono un ruolo importante nelle comunità locali promuovendo la conoscenza e la memoria.
IMPORTO STANZIATO: limitatamente al territorio della Regione Puglia complessivi pari a 56.263.724,77 euro e per un minimo di n. 375 interventi finanziabili.
Tipologie di patrimonio culturale rurale oggetto di interventi
- edifici rurali: manufatti destinati ad abitazione rurale o destinati ad attività funzionali all’agricoltura (mulini ad acqua o a vento, frantoi, masserie, trulli, scuole rurali, ecc.), che abbiano o abbiano avuto un rapporto diretto o comunque connesso con l’attività agricola circostante e che non siano stati irreversibilmente alterati nell’impianto tipologico originario, nelle caratteristiche architettonico−costruttive e nei materiali tradizionali impiegati;
- strutture e/o opere rurali: i manufatti che connotano il legame organico con l’attività agricola di pertinenza (fienili, ricoveri, stalle, essicatoi, forni, pozzi, recinzioni e sistemi di contenimento dei terrazzamenti, sistemi idraulici, fontane, abbeveratoi, ponti, muretti a secco e simili);
- elementi della cultura, religiosità, tradizione locale: manufatti tipici della tradizione popolare e religiosa delle comunità rurali (cappelle, chiese rurali, edicole votive, ecc.), dei mestieri della tradizione connessi alla vita delle comunità rurali.
Non sono ammissibili le operazioni riguardanti beni localizzati nei centri abitati né all’interno dei nuclei urbani di frazioni o borghi ad essi connessi amministrativamente.
Il bene oggetto dell’intervento, deve:
- essere sottoposto a vincolo ai sensi del D. Lgs. n. 42/2004 (bene culturale)
- avere più di 70 anni
- deve essere censito dagli strumenti regionale e comunali di pianificazione territoriale e urbanistica;
Dotazione finanziaria
Il contributo è concesso, fino ad un massimo di 150.000,00 euro come forma di cofinanziamento per un’aliquota del 80%. il contributo è portato al 100% se il bene è oggetto di dichiarazione di interesse culturale, fermo restando la soglia massima di 150.000,00 euro.
In caso di più interventi riconducibili ad un unico progetto d’ambito, le domande di contributo dovranno essere presentate singolarmente, secondo gli importi definiti al comma 2. In questo caso la somma dei contributi richiesti non potrà eccedere il multiplo di euro 150.000,00 corrispondente al numero di interventi che compone il progetto di ambiti.
Per imprese agricole, il contributo non potrà comunque essere superiore a € 25.000 per impresa unica conformemente al regolamento “de minimis agricolo” (reg. (uE) 1408/2013.
Soggetti beneficiari ammissibili
Possono presentare domanda di finanziamento persone fisiche e soggetti privati profit e non profit, ivi compresi gli enti ecclesiastici civilmente riconosciuti, enti del terzo settore e altre associazioni, fondazioni, cooperative, imprese in forma individuale o societaria, che siano proprietari, possessori o detentori a qualsiasi titolo di immobili appartenenti al patrimonio culturale rurale,
Dovranno dimostrare di essere proprietari, possessori o detentori a qualsiasi titolo degli immobili ove intendono realizzare gli interventi, in data antecedente al 31.12.2020, nonché di impegnarsi a condurre l’attività oggetto dell’intervento per una durata residua, a decorrere dalla conclusione amministrativa e contabile dell’operazione finanziata, pari ad almeno 5 anni.
L’intervento dovrà essere avviato, mediante le necessarie comunicazioni relative all’inizio dei lavori − pena revoca del finanziamento − entro il 30 giugno 2023 e concluso entro il 31 dicembre 2025 con attestato da certificato di regolare esecuzione, ovvero collaudo.
lnterventi finanziabili
Gli interventi proposti dovranno essere idonei a generare un tangibile miglioramento delle condizioni di conservazione, nonché produrre un positivo impatto in termini di valorizzazione di specifiche tipologie di edifici appartenenti al patrimonio edilizio rurale, elencate all’art. 2, punto 1, e/o di spazi aperti di pertinenza degli insediamenti rurali e di aree produttive agro−silvo−pastorali che si caratterizzano come componenti tipiche dei paesaggi rurali tradizionali.
La destinazione d’uso, così come il titolo di proprietà, possesso o detenzione, vanno mantenuti per almeno 5 anni successivi alla conclusione amministrativa e contabile dell’operazione finanziata, mantenendo i vincoli di destinazione per analoga durata.
Si finanzieranno le spese sostenute a decorrere dal 01/02/2020 in poi, a condizione che rispettino i requisiti del bando.
I finanziamenti dovranno essere finalizzati alla realizzazione di interventi che abbiano come oggetto opere materiali riconducibili alle seguenti tipologie:
1.Risanamento conservativo e recupero funzionale di insediamenti agricoli, edifici, manufatti e fabbricati rurali storici ed elementi tipici dell’architettura e del paesaggio rurale, coniugati, ove opportuno, ad interventi per il miglioramento sismico e dell’efficienza energetica nonché volti all’abbattimento delle barriere architettoniche;
2.Interventi di manutenzione del paesaggio rurale;
3.Allestimento di spazi da destinare a piccoli servizi sociali, ambientali turistici (escluso l’uso ricettivo), per l’educazione ambientale e la conoscenza del territorio, anche connessi al profilo multifunzionale delle aziende agricole.
Nel quadro delle tecniche adottate per gli interventi di restauro e adeguamento strutturale, funzionale e impiantistico, dovranno essere privilegiate le soluzioni eco− compatibili e il ricorso all’uso di fonti energetiche alternative.
Spese ammissibili
- Fermo restando quanto previsto dalla normativa sopra richiamata, risultano ammissibili le seguenti spese di investimento, effettivamente sostenute dal Soggetto beneficiario, comprovate da idonea documentazione contabile e debitamente tracciabili:
- spese per l’esecuzione di lavori o per l’acquisto di beni/servizi, compreso l’acquisto e installazione di impianti tecnici;
- spese per l’acquisizione di autorizzazioni, pareri, nulla osta e altri atti di assenso da parte delle amministrazioni competenti;
- spese tecniche di progettazione (ivi comprese quelle per la stesura di un piano di gestione ove previsto), direzione lavori, coordinamento della sicurezza e collaudi, opere d’ingegno, nel limite massimo del 10%;
- imprevisti (se inclusi nel quadro economico);
- allacciamenti, sondaggi e accertamenti tecnici;
- spese per attrezzature, impianti e beni strumentali finalizzati anche all’adeguamento degli standard di sicurezza, di fruibilità da parte dei soggetti disabili, piattaforme e ausili digitali alla visita;
- spese per l’allestimento degli spazi in cui si svolgono le iniziative, per materiali e forniture, spese di promozione e informazione;
- Non sono in ogni caso ammissibili:
- spese pagate in contanti o tramite compensazione di qualsiasi tipo tra cliente e fornitore;
- spese relative a lavori in economia;
- spese per il personale dipendente, fatti salvo gli incentivi ex art. 113 del Codice Appalti e quelli pertinenti alle disposizioni in materia di attuazione del PNrr;
- spese conseguenti ad autofatturazione;
- spese già agevolate per effetto di bonus fiscali attivi.
Termini e modalità di presentazione della domanda
Le attività di compilazione e di presentazione telematica delle domande di finanziamento dovranno essere espletate a partire dal 19.04.2022 e fino al giorno 25.05.2022.
La procedura di selezione delle operazioni di cui al presente Avviso è una procedura “a sportello”, dunque l’ordine temporale di presentazione della domanda per via telematica tramite l’Applicativo, di cui al comma 1 del presente articolo, determinerà rigorosamente l’ordine con il quale gli uffici competenti provvedono all’istruttoria per l’esaminabilità e con il quale l’apposita Commissione provvede alla valutazione di merito delle domande medesime, fino ad esaurimento delle risorse disponibili.
Modalità di valutazione e approvazione della domanda
1. QUALlTÀ DEL BENE E URGENZA DELL’lNTERVENTO | max 20 p. |
Interesse e rilevanza dell’immobile sotto il profilo storico, architettonico, paesaggistico, sociale (punteggi graduati in base a:riconoscimento dell’interesse storico culturale ai sensi del D.lgs. n. 42/2004;epoca di costruzione del bene) | max 10 p. |
Urgenza dell’intervento in relazione allo stato di conservazione, alle condizioni di sicurezza e all’importanza dell’immobile (punteggi graduati in base a:stato di conservazione del bene;grado di compromissione della sicurezza del sito;grado di importanza storica/economica/artistico−culturale/religioso dell’immobile | max 10 p. |
2. LOCALlZZAZlONE GEOGRAFlCA lN AREE Dl PREGlO AMBlENTALE E PAESAGGlSTlCO | max 25 p. |
2.a Aree di interesse paesaggistico tutelate dalla legge ai sensi dell’art. 142 del D.lgs. 42/2004 o di notevole interesse pubblico ai sensi dell’art. 136 del medesimo D.lgs.) | 5 p. |
2.b Paesaggi soggetti a riconoscimento UNESCO, FAO GIAHS | 5 p. |
2.c Aree della Rete Natura 2000, parchi e altre aree naturali protette | 5 p. |
2.d Progetti che ricadono in aree ove è possibile valorizzare le integrazioni e sinergie con altre proposte candidate al PNRR quali il Piano nazionale borghi, l’intervento “Percorsi nella Storia” inserito nel Piano complementare al PNRR e altri piani/progetti a carattere territoriale sostenuti dalla programmazione nazionale (MiC), in particolare quelli che riguardano gli itinerari turistico culturali e i cammini religiosi | 5 p. |
2.e Progetti che promuovano la crescita di attrattività del contesto rurale delle Aree Interne come individuate sul territorio regionale nell’ambito della SNAI Strategia Nazionale per le Aree Interne, o ricandenti in Comuni che abbiano candidato Borghi Storici sull’Investimento 2.1 “Attrattività Borghi” PNRR [M1.C3] | 5 p. |
3. QUALlTÀ DEL PROGETTO | max 45 p. |
Qualità e innovatività del progetto di restauro/ conservazione intesa come capacità del progetto di produrre effetti sugli obiettivi di conservazione dei valori paesaggistici (da declinare in base agli obiettivi di conservazione paesaggistica individuati dagli strumenti regionali):coerenza delle azioni proposte rispetto agli obiettivi ed efficaciaqualità della definizione progettuale sul piano tecnico e gestionalepresenza di soluzioni innovative per il recupero del bene e la fruizione | max 15 p. |
max 5 p. max 5 p. max 5 p. | |
Sostenibilità ambientale dell’intervento in termini di realizzazione di impianti finalizzati alla riduzione del consumo idrico ed energetico; utilizzo di materiali e tecnologie ecocompatibili, riduzione della produzione di rifiuti, ecc:presenza di soluzioni per la riduzione del consumo idrico ed energeticoutilizzo di materiali e tecnologie ecocompatibiliriduzione della produzione di rifiuti | max 10 p. |
max 4 max 4 max 2 | |
3.c Capacità del progetto di attivare processi di miglioramento dell’accessibilità e della fruizione culturale−turistica anche attraverso l’integrazione con reti, itinerari, sistemi culturali e altre iniziative di valorizzazione territoriale; di incrementare la dotazione di servizi culturali, sociali, ricreativi, ecc. al territorio; progetti volti alla promozione ed alla sensibilizzazione culturale e ambientale, progetti che promuovono la riqualificazione del paesaggio come strumento per il contrasto al | max 15 p. |
degrado sociale e all’illegalità: presenza di proposte per la fruizione in ottica di welfare culturale ed educazione ambientalepresenza di proposte per la fruizione in ottica di turismo ruralecontributo alla riqualificazione del paesaggio | max 5 p. max 5 p. max 5 p. |
Proposta facente parte di un “progetto d’ambito” di cui all’art. 1 comma 9:progetto singoloprogetto d’ambito con un numero di interventi non superiore a 3 3.d.3.progetto d’ambito con un numero di interventi superiore a 3 | max 5 p. 0 p. 2 p. 5 p. |
4. CRONOPROGRAMMA E LlVELLO Dl PROGETTUALE | max 10 p. |
Livello di progettazione e stato delle autorizzazioni (punteggio in funzione del livello di progettazione (definitivo o esecutivo) e delle autorizzazioni/pareri già acquisiti): studio di fattibilitàprogettazione definitiva con pareri di legge da acquisireprogettazione definitiva con tutti i pareri di legge acquisitiprogettazione esecutiva con pareri di legge da acquisireprogettazione esecutiva con tutti i pareri di legge acquisiti | 0 p. 2 p. 5 p. 7 p. 10 p. |
Modalità di erogazione della sovvenzione/contributo e rendicontazione delle spese
L’erogazione del contributo finanziario, di cui al presente Avviso, avverrà con le seguenti modalità:
- Erogazione pari al 50%, a titolo di prima anticipazione dell’importo del contributo regionale concesso (in alternativa al punto b)
- Erogazione a SAL pari almeno al 50% di avanzamento della spesa (in alternativa al punto a)
- Erogazione finale per la quota residua (max 50%) del contributo finanziario definitivo concesso.
Le erogazioni, salvo la prima se a titolo di anticipazione, restano subordinate alla rendicontazione delle spese effettivamente sostenute e quietanzate secondo la normativa vigente e ai relativi controlli.
Per maggiori indicazioni visita: